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giovedì 27 dicembre 2012

33 dicembre

Dolce e chiara è la notte e senza vento,
la sera del dì di festa odo gli augelli far festa.
E quanto al femminile ozio sovrasti
Te rigoglioso dell'età novella
Pensieri si volgean! qual tra le chiome
D'antica selva zefiro scorrendo,
Cantando vai finchè non more il giorno;
O graziosa luna, io mi rammento
Ma poco da vecchiezza si discorda
Il fior dell'età mia.
Talor m'assido in solitaria parte, 
O cara luna, al cui tranquillo raggio
Ove il tempo mio primo
Corre via, corre, anela,
Varca torrenti e stagni,
Cade, risorge, e più e più s'affretta,
Senza posa o ristoro,
In sul calar del sole.
Onde, siccome suole
lungi dal proprio ramo
A pormi con le Muse in disciplina,
Dove tu siedi, o fior gentile, e quasi
odorata ginestra
Qui su l'arida schiena
Quale in notte solinga là 've zefiro aleggia,
Al biancheggiar della recente luna.
 

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